Detenuti al lavoro, un antidoto contro la recidiva e una risorsa per le aziende

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Detenuti al lavoro, un antidoto contro la recidiva e una risorsa per le aziende

Si terrà lunedì 9 ottobre alle 17.30 a Palazzo Ciacchi, sede di Confindustria Pesaro e Urbino, in via Cattaneo 34 il convegno Detenuti al lavoro: un antidoto contro la recidiva e una risorsa per le aziende promosso dall’Ats1, insieme alla nostra cooperativa e Caritas Diocesana di Pesaro. L’ingresso è libero e gratuito.

Nella casa circondariale di Villa Fastiggi è attivo lo sportello ASIA (Ascolto – Sostegno – Integrazione – Accompagnamento) gestito prima dalla Caritas di Pesaro e, dal 2023 anche da T41B con il finanziamento dall’Ats1; è rivolto ai detenuti prossimi alla scarcerazione e ha “messo al centro della sua azione il tema del lavoro, cruciale per chi sta per uscire dal carcere” come racconta il presidente della nostra cooperativa Michele Gianni.

«L’anno scorso – spiega il presidente – abbiamo assunto 4 detenuti, quest’anno 3. Dai colloqui settimanali di lavoro con la popolazione carceraria è risultato chiaro che non poteva essere la sola cooperazione sociale a dare una risposta su questo terreno; è necessaria una sensibilizzazione delle aziende che spesso non conoscono le agevolazioni che la legge offre a chi assume detenuti. Abbiamo proposto a Confindustria di aiutarci ad approfondire il tema e abbiamo trovato grande disponibilità e una collaborazione fattiva che ha portato all’iniziativa di lunedì 9 ottobre. Un primo passo, speriamo, per un rapporto diverso tra carcere e tessuto economico locale».

Le statistiche dimostrano infatti che il rischio di recidiva viene drasticamente abbattuto se le persone
detenute lavorano durante la detenzione. Non si tratta solo di un fattore economico: il lavoro è un tassello
fondamentale del percorso educativo e rieducativo che si dovrebbe svolgere mentre si sconta una
condanna, uno strumento potentissimo per riacquisire autostima, fiducia in se stessi, per rifarsi una nuova
vita.

La legge 193 del 2000, conosciuta come “Legge Smuraglia”, ha disciplinato il lavoro della persona detenuta, prevedendo per le imprese che assumono detenuti o che decentrano lavorazioni all’interno delle
carceri una serie di agevolazioni, come sgravi contributivi e consistenti crediti d’imposta, che possono
essere utilizzati anche per la formazione del personale in situazione di privazione delle libertà.

Il convegno approfondisce il lavoro come strumento del percorso di rieducazione del condannato, aspetto trattato da Fatima Farina dell’Università degli Studi di Urbino, e le opportunità offerte dalla legge per le imprese che impiegano manodopera detenuta, illustrate dalla direttrice del carcere di Pesaro, Palma Mercurio. Alla presidente di Confindustria Alessandra Baronciani il compito di divulgare nelle aziende del territorio le opportunità fornite dalla legge.

Prenderanno parte al convegno Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà e presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1 e il Prefetto Emanuela Saveria Greco, a ribadire l’importanza istituzionale di un incotro tra carcere e territorio pensato per porre le basi per un’interazione che faciliti l’integrazione di chi ha scontato una condanna e la coesione sociale dell’intera comunità locale.

Per Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà e presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1, «L’Amministrazione comunale e l’Ats1 insieme ad altri partner istituzionali, sono impegnati in prima linea in progetti con protagonisti i detenuti della casa circondariale di Villa Fastiggi, con l’obiettivo sancito
dall’Art.27 della Costituzione di rieducazione ma anche di accompagnamento al rinserimento sociale del
detenuto inteso come persona. Siamo impegnati nel costruire una connessione tra il dentro e il fuori
l’istituto penitenziario, tra la comunità cittadina e la comunità penitenziaria; così come nel promuovere
progetti socioculturali, di accompagnamento all’uscita dal periodo detentivo. In questo senso è
fondamentale il reinserimento lavorativo: un percorso che può aver successo se accolto e condiviso con il
territorio e la comunità produttiva. E che cercheremo di sostenere con l’appuntamento del 9 ottobre
insieme ai più importanti protagonisti del territorio».

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